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Il mondo di Kira
Ottobre 18, 2016 on 8:54 pm | In Personali, Racconti | No CommentsSe qualche volta passate dalle parti di Cremona, e per avventura vi trovaste a passare per qualche viottolo di campagna, in una di quelle giornate in cui cielo e terra sono confusi in una nebbiolina che sfuma ogni cosa davanti a voi, potreste avere la fortuna di vedere due figurine apparire all’improvviso, sbucate da chi sa dove: una signora e un lupo… Un lupo? Direte voi. Proprio un lupo; ma non quello delle favole; questo è un essere elegante e gentile come la sua compagna umana. Nascondetevi e non le disturbate, potrebbero scomparire all’improvviso come un miraggio. La nebbia le fa queste cose. La signora e la sua amica fanno un gioco che si chiama “cerca la talpa”. Lei le mostra le montagnole che indicano le uscite di questi animaletti, fa con il piede il gesto di scavare e la lupetta con un balzo si precipita sulla montagnola e comincia a scavare furiosamente; se sente odore di talpa fresco continua a scavare per ore portando alla luce tutto il cunicolo, se non sente l’odore perché la talpa se n’è andata da troppo tempo abbandona gli scavi e aspetta un’altra indicazione. Veramente le vede anche lei ma concede gentilmente alla sua compagna di giochi di partecipare alla caccia . Se per troppe volte l’odore di talpa è troppo flebile, lei alla fine guarda la signora con commiserazione e se ne va per i fatti suoi. Se, incantati dalla scena a cui avete assistito vi avvicinerete e farete amicizia con questi due personaggi quella delle due che può parlare vi racconterà vita e miracoli di colei che parla una lingua che noi umani non possiamo intendere. Vi spiegherà che questo cane può sembrare stupido perché non ubbidisce: è invece intelligentissimo, e fa le cose soltanto se le ritiene giuste; non esegue un ordine ciecamente, ma ci ragiona sopra e se vede che non è una cosa utile o divertente non la fa, non è servile, vive il rapporto da pari a pari: al primo incontro con lui bisogna sostenere un esame al termine del quale o si guadagnerà il titolo di capobranco oppure inesorabilmente il capobranco avrà quattro zampe e un folto pelo. Infine la signora che ha un nome antico e regale , Costanza, vi delizierà raccontandovi gli aneddoti che riguardano la sua fida compagna.
Pranza col lupo.
In questi giorni sta facendo i capricci e non mangia più la sua pappa, vuole solo quello che mangiamo noi, dopo però sta male perchè non le fa bene la roba cucinata, per lei ci vuole cibo con poco sale, senza sughi o grassi, ma è una golosona e a volte non riusciamo a non farle assaggiare il nostro. Ha un modo tutto suo di chiedere il cibo, non abbaia o da’ fastidio in alcun modo, usa la “resistenza passiva”. Cioè si siede accanto a te e senza dire assolutamente niente ti fissa insistentemente, si limita a guardare, ma sfido chiunque a continuare a mangiare indisturbato con un “essere” che ti guarda a quella maniera! Ti senti talmente a disagio che le allunghi un assaggino per forza, non resiste nemmeno mio marito che pure vuol fare “il duro”!
“Stamattina la Kira durante il suo giretto ha trovato un sacchetto di carta con dentro un panino al prosciutto!!! Ieri c’erano degli uomini che scaricavano delle piante da un camion perchè stanno facendo una specie di parco pubblico nel “nostro” terreno di passeggiate, quel panino lo avranno lasciato loro. Beh, lei lo ha annusato ben bene e si vede che le piaceva, ma siccome aveva già fatto colazione e non aveva fame ha scavato una buca e l’ ha seppellito come fa di solito con le cose che si vuole conservare.
“E’ ghiottissima di pizza!! Una sera abbiamo comprato in pizzeria delle pizze da asporto per mangiarcele comodamente a casa e lei girellava intorno perchè le davamo dei pezzetti di crosta. Ad un certo punto Andrea (che aveva nel piatto ancora due terzi di pizza) si alza per andare a prendere una bibita nel frigo, veloce come un lampo la Kira afferra la pizza dal piatto di Andrea e se la porta sul suo tappetino-cuccia mangiandosela proprio di gusto! Aveva un’espressione così vittoriosa che sembrava che avesse catturato una preda! E’ stata così rapida che non abbiamo fatto in tempo a fermarla, inoltre era così contenta della sua “prodezza” che non abbiamo nemmeno avuto la forza di sgridarla, ma ci siamo messi a ridere (Andrea un po’ meno ). La tiriamo su un po’ troppo viziata e monella, ma le vogliamo così bene che non siamo in grado di “educarla”. Da quel giorno abbiamo imparato che se ci si alza da tavola e c’è del cibo lo spostiamo in modo che non arrivi a prenderlo, ci fa stare sempre all’erta, non ci concede distrazioni perchè altrimenti ne approfitta subito!!! Andrea però non gliel’ha ancora perdonata, a volte le dice: Tu mi devi ancora una pizza!!!!”
” In questi giorni ha scoperto le noci. Veramente le sono sempre piaciute, quando mio marito le rompeva lei si metteva vicino aspettando il suo pezzetto, ma ora ha imparato a rompersele da sola! Avevamo messo il sacchetto con le noci per terra in un posto fresco, senza sospettare di niente. Domenica scorsa all’inizio non ci abbiamo fatto caso, ma poi abbiamo notato un certo via e vai della Kira dalla lavanderia al suo tappetino cuccia, andava in lavanderia, tornava e si metteva sul tappetino e poi tornava in lavanderia a intervalli regolari. Sentivamo un certo crac crac ma lì per lì non abbiamo badato perchè ha sempre delle cose da rosicchiare, bastoncini per cani o pezzi di legna che va a prendersi lei nella cassetta dove c’e’ quella per il camino. Alla fine incuriositi abbiamo osservato meglio e abbiamo visto che andava nel sacchetto, prendeva una noce e la portava sulla cuccia, l’apriva schiacciandola sotto ai denti , se la mangiava e tornava a prendersene un’altra. Ci ha fatto morire dal ridere perchè lo faceva molto seriamente, con un impegno incredibile! Abbiamo spostato il sacchetto e lei ci e’ rimasta malissimo! Anche le caldarroste le piacciono, quando le facciamo cuocere nel camino lei si accuccia “in prima linea” per avere la sua parte. con un impegno incredibile! “A Natale le hanno regalato delle scatolette di cibo alla trippa che le sono piaciute talmente che ora vuole solo quelle, così non posso più comprarle le altre al supermercato quando faccio la spesa , ma devo andare apposta in un negozio per animali abbastanza lontano …”
“Sai che alla Kira piace la granita alla menta? A me sembra strano ma vedessi come la lecca! E poi anche il bitter! Gliene abbiamo fatto assaggiare una goccia per scherzo e vedessi come se lo leccava anche quello!” “A ferragosto siamo stati da mia mamma che ci ha fatto le pizze e la Kira, come sempre, si è “seduta” disciplinatamente a tavola in attesa che le passassimo i pezzetti di crosta”.
A spasso con Kira.
La storia più che triste è tragicomica. I campi dove porto la Kira a passeggio sono una specie di territorio abbandonato dove si sono insediati vari animaletti che vivono selvatici, oltre ai “classici” topini e talpe ci sono i ricci, tante specie di uccelli e una colonia molto numerosa di coniglietti selvatici. A volte li vediamo sfrecciare a pochi passi da noi col loro codino bianco a batuffolo e la Kira impazzisce perchè purtroppo vorrebbe catturarli essendo una grandissima cacciatrice. Ma essendo anche piuttosto imbranata non è mai riuscita a prenderne uno, visto che corrono molto più veloci di lei e poi hanno la tattica di scappare a zig zag e così la fregano sempre. Un giorno però ne ha trovato per terra uno già morto, doveva essere stato preso da qualche altro cane perchè rimaneva solo lo scheletrino ricoperto di pelliccetta ( scusa l’immagine un po’ “forte” ). A lei non sembrava vero di aver trovato una cosa così “preziosa” ed è stata a rimirarlo e annusarlo per un sacco di tempo. Poi deve aver pensato che era un vero peccato “sprecarlo” lasciandolo lì e così ha pensato di seppellirlo forse per ritrovarlo al prossimo giretto. Ha cominciato a scavare una buca e a spingerlo dentro col musetto, ma la buca era troppo piccola e il coniglietto rimaneva in parte fuori. Allora lo prendeva in bocca e faceva un giro nel campo alla ricerca di un posto migliore, scavava ancora e ricopriva di terra, ma uscivano ancora le orecchie o le zampine e così lo tirava fuori ancora e riprovava in un altro posto. Questo per un sacco di tempo, finché mi sono stufata e ho cercato di aiutarla col piede a scavare una buca più grande, poi l’ ha messo dentro e insieme abbiamo ricoperto tutto. Andava bene, non si vedeva più. Ma lei deve aver pensato che anche così non era poi tanto sicuro e allora perché non portarlo a casa??? Infatti l’ ha tirato fuori ancora e se lo è portato a casa dove finalmente gli ha dato degna sepoltura sotto ai cespugli del mio giardinetto. Per un po’ è stata a “vegliare” sulla sua tomba, poi alla fine se lo è dimenticato e ora noi lo abbiamo tolto quando lei non c’era. E questa e’ la Kira, una pazza pazza cagnolotta simpatica ma impossibile! ”
“Ieri pioveva da matti e quando siamo usciti la Kira si è bagnata tutta, ma tanto a lei non importa niente, non se ne accorge nemmeno. Al ritorno però si è lasciata asciugare per benino col salviettone, e’ la prima volta che ci sta!!!! Di solito scappa, mi prende la salvietta e me la tira, gioca, sta diventando un po’ più “seria” e meno “infantile” . Stavolta le piaceva essere strofinata! Dopo era bellissima perché era pulita e morbida, il pelo nuovo soffice soffice.”
” A volte quando usciamo nella nebbia lei si mette a ululare perchè è felice di uscire e sembra proprio
“il lupo della steppa”.
” Un giorno, durante la nostra passeggiata, abbiamo incontrato una ragazza che ha una cagnolona che si chiama Birra ed è una grande amica della Kira. Allora ho slegato la mia “pazzerella” e loro due si sono messe a correre e a giocare divertendosi moltissimo. Però alla fine dei giochi, mentre Birra è tornata accanto alla sua padrona, la Kira naturalmente ha pensato di andarsene a zonzo per i fatti suoi. La tenevo d’occhio, ma è come i bambini piccoli, basta un attimo di distrazione e combinano i pasticci…. Infatti dove la vedo??????? Lungo il binario della ferrovia che passeggia tranquillamente! Mi sono messa a chiamarla disperatamente, fra l’altro era quel periodo che avevo una mezza influenza e non avevo nemmeno abbastanza voce. Anche quella ragazza la chiamava e le facevamo segno di scendere, ma lei da brava “menefreghista” quale è ci guardava come per dire: ma perché vi scalmanate tanto?? Ha girellato ancora un po’ e poi, quando ne ha avuto voglia, è scesa. Non era ancora accanto a me che passa il treno a tutta velocità! Guarda mi ha fatto morire in quei momenti!!! A quell’ora so che passano un sacco di treni e lei girellava sui binari come se niente fosse! Capisci ora quanto e’ disubbidiente!! Quando ho visto arrivare il treno sono quasi scoppiata a piangere, oltre tutto é già la seconda volta che mi fa questo “scherzo”!
“Al mattino esco con la Kira e c’è tutto ricoperto di brina, lei si diverte un mondo ma io mi congelo. Le pozzanghere sono ghiacciate e bisogna stare attenti a non scivolare, la Kira le lecca come se fosse un ghiacciolo o un gelato, ma a volte scivola anche lei e finisce a zampette larghe, sembra che stia pattinando”.
Casa dolce casa.
“La Kira è un angioletto! Ha messo tutto il pelo nuovo ed è bellissima, è diventata anche un po’ meno scatenata e ora che c’èbel tempo ci sediamo fuori in giardino, lei a dormire ( come sempre) e io a ricamare. Ha un’aria così innocente ma quando ci si mette è una vera diavola! E’ vero che è una simpaticona e le si perdona tutto, dovreste vederla quando dorme “acciambellata” sul divano! Sembra un angioletto! Proprio come i bambini piccoli: si respira un po’ solo quando dormono.” ” E’ dolcissima, alla sera ci mettiamo sul divano e io ricamo mentre lei si appoggia a me e mette la testa sulle mie gambe per dormire, così io devo stare tutta scomoda per ricamare, ma mi fa tanto piacere averla lì.”
“La signorina Kira non ha una cuccia perché la sua cuccia è tutta la casa! La notte dorme in casa, al pian terreno sul divano dove io mi metto a ricamare alla sera, Quando era piccola le avevo messo un tappetino accanto al divano,secondo le mie intenzioni doveva dormire lì, ma lei ha chiarito subito le cose e poco ci mancava che mandasse me sul tappetino e lei sul divano. Poi siamo venute al patto di restare tutte e due sul divano, un angolino per ciascuna. L’ho ricoperto con un granfoulard e poi un altro lenzuolino che cambio sempre, ma anche se cerco di tenerlo pulito ha assunto il tipico “odore di cane” e puzza un po’. Quando viene qualcuno mi vergogno un pochino e cerco di non farlo sedere su quel divano, ma in fondo non me ne frega più di tanto perché e’ troppo bello in inverno stare davanti al camino a ricamare con la Kira accoccolata vicino che a volte mi mette il musino in grembo e fa tanta tenerezza!!!” .
“Ieri siamo andati alla casa nuova con la Kira, avessi visto com’era felice!!!! Appena entrata dal cancello ha fatto la pipì sulle aiuole e poi si e’ messa a correre esplorando e annusando dappertutto! Ha girato il giardino in un lungo e in largo, è entrata in garage, ha persino salito una scaletta che porta sul tetto del garage e mi ha fatto spaventare un bel po’ perché la vedevo camminare sul tetto e temevo che cadesse. Poi è entrata in casa e ha girato tutte le stanze, è andata ad annusare dappertutto. Si è proprio divertita, direi che la casa le piace”.
E.R. Veterinari in prima linea.
L’altro giorno siamo andati da mia mamma ed eravamo tutti contenti , specialmente la Kira che come sai lì puo’ giocare e correre in beata libertà, ma mentre eravamo a pranzo lei se ne stava in giardino per i fatti suoi, ad un certo punto è entrata in casa e io mi sono accorta subito che “era strana”, l ‘ho seguita per osservarla meglio e ……. a momenti svenivo! Aveva il musino completamente tumefatto, tutta la bocca gonfia che sembrava una palla, un occhio incavato quasi interamente ricoperto da una membrana rossa, mi sono spaventata da morire!!! Ho chiamato tutti e abbiamo capito che probabilmente era stata punta da una o più vespe, o altri insetti del genere. Ci siamo spaventati da matti. Continuavamo a osservarla , ma lei a parte il musino irriconoscibile sembrava abbastanza tranquilla, si strofinava il musetto ma non si lamentava. Non sapevamo nemmeno dove trovare un veterinario il giorno di Pasqua e poi mia mamma abita in un paesino di campagna. Però pian piano vedevamo che si sgonfiava da sola. Ci è voluta tutta la giornata e ancora stamattina non è che sia completamente normale, ma è migliorata moltissimo. L’occhio è tornato normale e il musetto è quasi come prima. Ci ha fatto stringere lo stomaco a una maniera che non abbiamo nemmeno finito di pranzare, e siamo stati agitati tutto il giorno.” ” Le sto dando le medicine, ma, mentre con le pastiglie non ho problemi perché gliele avvolgo nella sottiletta e lei mangia tutto in un boccone, per le gocce è molto più difficile. Devo mettergliele quando dorme e sta con l’orecchio girato verso l’alto, ma se ne accorge subito e scappa.
Che fatica ’sta cagnetta!!!!”
” Ieri ha messo la zampetta su un pezzo di nastro adesivo lasciato in giro dai pittori, se lo e’ appiccicato . Camminava con la zampetta alzata come se le fosse successo chissà che cosa e poi è venuta a farsi vedere da me per farsi “curare”.
Love Story.
” Bisogna stare attenti ai cani maschi che l’aspettano persino sotto casa Ce n’è uno biondino che vediamo solo quando la Kira e’ in calore, poi sparisce, ma in questo periodo sta fuori dal portone in attesa che lei esca e se trova aperto entra e l’aspetta davanti alla mia porta”.
“Per la signorina Kira questa e’ la settimana più pericolosa perché e’ in quella fase che accetta le attenzioni dei”giovanotti”. Per fortuna che il biondino non si e’ ancora fatto vivo! Si vede che i suoi padroni si sono decisi a tenerlo un po’ più sotto controllo, mentre prima era sempre in giro da solo. E’ un po’ triste perchè non la slego e deve stare a guinzaglio, ma non posso lasciarla libera ora”.
Scarpette di tela di nonna decorate e impermeabilizzate
Ottobre 1, 2016 on 9:08 pm | In Personali, Angolo di Samy | No CommentsHo decorato le tristi scarpe blu di nonna coi colori da tessuto e le ho impermeabilizzate strofinandole con una candela e passandoci il phon… l’acqua scorre sulla tela.
Sami ha fatto gli orecchini per Hallowen
Ottobre 1, 2016 on 6:18 pm | In Angolo di Samy | No CommentsRitagliati da un foglio di PolyShrink bianco e con occhi e bocca da un foglio nero.
Un parelio veramente eccezionale
Settembre 7, 2016 on 8:43 pm | In Personali, Astro-Sole | No Comments3 settembre 2016. Un’ora di visione di un fenomeno che stupisce: il parelio. Nomi popolari: i cavalli del sole o i cani del Sole .I pareli sono macchie luminose e colorate nel cielo, a circa 22° o più sulla sinistra e/o destra del Sole.
I cristalli di ghiaccio responsabili di questo fenomeno sono di forma esagonale e spessi da 0,5 mm a 1 mm. Questi cristalli, fungendo da prismi, rifrangono la luce del sole in molte direzioni La rifrazione dipende dalla lunghezza d’onda, così i pareli hanno la parte interna rossa e altri colori nelle parti più esterne, smorzati dalla reciproca sovrapposizione. Anche l’altezza del Sole è importante: i pareli si allontanano da esso al crescere della sua altezza.
Una sequenza di immagini sia del parelio completo che dei particolari. (Cliccare sulle immagini per un ingrandimento).
« […] Come chiamarli? Immagini del sole? Gli storici li chiamano soli e raccontano che sono comparsi due o tre alla volta. I Greci li definiscono parhelia poiché li si vede generalmente in prossimità del Sole o poiché si caratterizzano per una qualche somiglianza con il sole. In effetti essi non riproducono tutte le caratteristiche del sole, ma la sua grandezza e la sua forma; del resto, deboli ed evanescenti, non hanno niente del suo calore né della sua grandezza. »
« […] Quid uocem? Imagines solis? Historici soles uocant et binos ternosque apparuisse memoriae tradunt; Graeci parhelia appellant, quia in propinquo fere a sole visuntur aut quia accedunt ad aliquam similitudinem solis. Non enim totum imitantur sed magnitudinem eius figuramque: ceterum nihil habent ardoris hebetes et languidi. »
Lucio Anneo Seneca (Cordova 4 a.C – Roma 65 d.C.), ne parla nel primo libro delle Naturales Quaestiones[ (la cui datazione è posta tra il 62 d.C.e il 65 d.C.)
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E’ l’alba: l’ombra della terra avanza e il cinto di Venere separa il blu dall’azzurro
Agosto 25, 2016 on 2:53 pm | In Personali | No CommentsLivorno 26 agosto 2016 ore 6 e mezza.